venerdì 17 novembre 2017

Un libro letto in pochi giorni, ma a cui continuerò a pensare per anni. Recensione di "Tartarughe all'infinito" di John Green


Dopo cinque anni di silenzio, il dieci ottobre è uscito il nuovo libro di John Green. Per chi non lo sapesse, si tratta non solo di uno dei miei autori preferiti, ma anche di una delle persone che ammiro di più in questo mondo. Ovviamente, mi sono fiondata ad acquistare Tartarughe all'infinito, ma per quella strana sensazione che siamo soliti provare noi lettori accaniti, per la quale quando desideriamo così tanto un romanzo tendiamo a lasciarlo per mesi a prendere polvere sugli scaffali,  ci ho messo circa trenta giorni per decidermi ad iniziarlo. Nel frattempo, molte persone hanno letto l'ultimo capolavoro di John Green e, purtroppo, alcuni ne sono rimasti delusi. Non ho letto recensioni dettagliate, ovviamente perché non volevo rovinarmi la lettura, ma diciamo che il mio approccio a Tartarughe all'infinito è stato abbastanza titubante. Per fortuna, il mio atteggiamento è stato completamente smentito da quello che è, per me, il migliore libro che abbia letto quest'anno.


Risultati immagini per tartarughe all'infinito copertinaTartarughe all'infinito 
Autore: John Green 
Casa Editrice: Rizzoli 
Prezzo: 17,50 
★★

Indagare sulla misteriosa scomparsa del miliardario Russell Pickett non rientrava certo tra i piani della sedicenne Aza, ma in gioco c’è una ricompensa di centomila dollari e Daisy, Miglior e Più Intrepida Amica da sempre, è decisa a non farsela scappare. Punto di partenza delle indagini diventa il figlio di Pickett, Davis, che Aza un tempo conosceva ma che, pur abitando a una manciata di chilometri, è incastrato in una vita lontana anni luce dalla sua. E incastrata in fondo si sente anche Aza, che cerca con tutte le forze di essere una buona figlia, una buona amica, una buona studentessa e di venire a patti con le spire ogni giorno più strette dei suoi pensieri.


La tematica principale affrontata in questo libro è la salute mentale. Nello specifico la protagonista, Aza, soffre di un disturbo ossessivo compulsivo, che la porta a comportamenti che da fuori potrebbero sembrare irrazionali, ma che sono il risultato della spirale di pensieri che le invade completamente la testa.
Anche John Green soffre di questo disturbo mentale e credo che questa sia una delle cause principali grazie alla quale è riuscito in un intento incredibile: infatti, nessuno degli autori che ho incontrato nel corso di questi ventidue anni aveva mai spiegato così bene quello che si prova quando si è investiti da una serie di idee e paure che non riesci a combattere. Insomma, nessuno era mai riuscito a spiegare quello che provo da più di due anni.
Inutile nascondere che questo libro ha avuto un forte impatto su di me per la mia situazione e per il disturbo d'ansia di cui soffro. John Green è stato così bravo nel descrivere la spirale di terrore e paura in cui vieni inghiottita nei momenti più difficili, che più volte ho dovuto interrompere la lettura, perché nonostante fossi calma, la sola descrizione di quello che solitamente vivo faceva accelerare il battito del mio cuore e mi portava sull'orlo delle lacrime.

Parlava dei pensieri nel modo in cui li vivevo io: non come una scelta ma come un destino. Non come un catalogo della mia coscienza, ma come la sua negazione. [...]
Non si può scegliere. È questo il problema.  



John Green ha trattato il tema della salute mentale con attenzione e serietà: in particolare, ho apprezzato il messaggio finale, ossia che, realisticamente parlando, la totale guarigione è improbabile. Difficilmente si può placare completamente questo groviglio di ansie, quello che si può fare è imparare a convivere con la propria spirale. Certo, ci saranno sempre delle ricadute, dei giorni in cui la paura ti paralizzerà e non riuscirai a frenare il treno di pensieri irrazionali che attraversa la tua testa, ma in generale un miglioramento ci sarà sempre, un miglioramento che però deve partire da te.
Vorrei riportarvi un estratto, che mi ha particolarmente colpita e a cui continuo a pensare da giorni:

L'espressione “dolore cronico” non coglie nulla della sofferenza insostenibile, costante, incessante e ineludibile. E la parola “pazzo” ci arriva priva del carico di terrore e ansia con cui convivi. E nessuna di queste espressioni definisce il coraggio che le persone afflitte di tali dolori incarnano; è per questo che ti invito a incorniciare la tua salute mentale attorno a una parola che non sia “pazza”.

Lo pronuncia la dottoressa Singh, terapeuta di Aza, che in poche frasi presenta quello che mi ha permesso negli ultimi due anni di risalire: il coraggio. Il coraggio di accettarmi per quella che sono, ansie comprese, di smettere di piangermi addosso e di iniziare a vivere tutte le opportunità che mi venivano date. Mi rendo conto, ovviamente, che la salute mentale è una questione molto importante, ma soprattutto, molto privata e soggettiva: vi parlo di quella che è stata la mia esperienza personale e di quello che ha funzionato per me. Sto ancora imparando, ma ho notato che ciò che mi sta aiutando ad uscire dalla spirale è quel coraggio che mi ha fatto provare, che mi ha fatto fallire, ma che alla fine mi ha fatto trovare cioè che, come diceva Italo Calvino ne Le città invisibili, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio: un ragazzo, un paio di profondi occhi castani, un'innata curiosità e lo strano e incredibile desiderio di amarmi tanto quanto lo amo io.

Così lo scrivi, e mentre lo scrivi capisci che l'amore non è una tragedia o un fallimento, ma un dono.
Ti ricordi il primo amore perché ti mostra, ti dimostra che puoi amare e essere amato, che a questo mondo non ci si merita niente tranne l'amore, che l'amore è come diventi una persona e perché. 


Quindi perché leggere Tartarughe all'infinito? Perché, insieme a Fangirl di Rainbow Rowell, è uno di quei pochi romanzi Young Adult che tratta la malattia mentale in modo maturo e serio; perché racconta di un mistero da risolvere, perché si tratta di John Green e come sempre la sua prosa e i suoi personaggi sono indimenticabili e perché, infine, c'è una storia d'amore, e chi non ama le storie d'amore?

Alla prossima,


5 commenti:

  1. Bella recensione, si vede che il romanzo ti ha colpita.
    Purtroppo non riesco più a nutrire particolare simpatia per Green, nonostante sia stato uno dei miei autori preferiti qualche anno fa. Temo proprio di aver cambiato gusti, tuttavia mi fa piacere trovare degli YA interessanti, che possono essere diversi dal solito, con tematiche delicate ma nuove, e questo sembra proprio così :)

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    1. Grazie mille!
      Sì, come romanzo mi ha davvero colpita. Nonostante non ti piaccia molto Green, questo suo ultimo lavoro mi sento di consigliartelo: non ci sono i soliti clichè degli YA e tratta davvero bene una tematica importante. Se hai tempo/l'occasione di prenderlo in mano, prova a darli una chance! :)

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  2. Ciao Adele. Che bella questa recensione! Si sente tantissimo il tuo tocco personale e intimo. Mi ha commossa e fatto venire tanta voglia di leggere questo romanzo. Io non sono una fan di Green, ma lo reputo un validissimo scrittore di Young Adult che non svilisce il genere ma anzi, lo esalta nel suo essere un prodotto destinato a persone in formazione. Green sembra molto consapevole della sensibilità degli adolescenti, della loro influenzabilità e sa sfruttare la storia per creare momenti di riflessione e proporre bei modelli positivi. Sicuramente leggerò questo romanzo, perché quando si parla di disagio mentale, la mia curiosità va a mille! ;) Grazie per aver condiviso con noi questo pezzetto di te. E' un regalo preziosissimo! Un bacione fanciulla.

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    1. Ciao cara! :) Grazie mille per le tue parole, sono felice di averti fatto conoscere un libro che, ne sono sicura, ti piacerà molto. Fammi sapere cosa ne pensi! Un abbraccio.

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  3. Ciao! Che bella recensione: finalmente ho trovato qualcuno che ha compreso il valore di questo libro. Ho letto fin troppi commenti negativi, di lettori che, secondo me, hanno frainteso il senso del romanzo...mi fa piacere non essere la sola ad averlo apprezzato :))

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Grazie per ogni commento lasciato! Mi fa realmente piacere conoscere le vostre opinioni.

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